lunedì 5 marzo 2012

So che questo brano non è coerente con l'obiettivo del mio blog però mi piace, ha un significato per me...


E' assurdo come i tuoi castelli di carta si trasformino in castelli dalle solide basi di cemento per poi essere abbattuti nell'ala di nuova costruzione; nel momento dell'ampliamento, a muro quasi terminato, una bomba esplode nel suo centro provocando l'apertura di una breccia che, per non rendere vulnerabile il resto della fortezza, deve essere riparata in fretta.
Il problema è che per chiudere la breccia bisogna rendere vulnerabile il castello intero sguardendo le mura dai soldati di vedetta; è' necessario che il ponte levatoio venga abbassato e che il cancello venga aperto, per permetttere agli operai di entrare e di trasportare dentro i materiali, poi però, qunado al tramonto il ponte si risolleva e si chiude il cancello, che la breccia sia chiusa o meno, gli operai ormai fanno parte della cittadinaza del castello, e i blocchi di pietra verranno sistemati e faranno parte della cinta muraria fino al prossimo terremoto.
Con i blocchi nuovi le mura di cinta saranno più solide e sicure, ma, non per questo non crolleranno a causa di un terremoto o di un nemico particolarmente insidioso, perchè, dopo un certo periodo d'assedio, l'olio bollente da gettare dalle mura finirà, i cancelli finiranno per cedere agli arieti e si apriranno nuove brecce nel muro; e allora tutti i cittadini si daranno da fare per limitare i danni e per cominciare  a ricostruire nuovamente la cinta, le porte, l'orgoglio e il coraggio...

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