giovedì 1 dicembre 2011

odore e rumore di felicità...

prima di descrivere il mio personale odore di felicità devo fare una premessa, faccio l'animatrice in un oratorio e in questo periodo l'impegno è tutti i sabati pomeriggi dopo scuola e, siccome non ho la possibilità di andare a casa non vivendo nello stesso paese del centro giovanile, quando esco da scuola vado direttamente lì.
Appena dentro quella struttura, che a vedersi non sembrerebbe portatrice di felicità, a parte il confortevole calore dei termosifoni accesi che, visti i pochi gradi di temperatura esterna, ti fa sentire a casa, mi sento sola e minuscola, in un luogo in cui ogni mio movimento è ingigantito dal rimbombo sulle pareti, ogni mio respiro mi torna alle orecchie amplificato, e devo ammettere che, dopo un paio d'ore, ne ho abbastanza del silenzio più totale...ma, fortunatamente, iniziano ad arrivare i bambini e gli altri animatori,con cui c'è tempo solo per un "ciao" veloce perchè i bambini, pur essendo pochissimi rispetto all'estate, richiedono la nostra completa attenzione e dedizione. In pochi minuti l'oratorio si riempie di grida, risate e musica che, per quanto a volte provochino un gran mal di testa, ti ricordano la bellezza dell'essere bambini, del non pensare ad altro che  a divertirsi e a far impazzire gli animatori(che secondo me è un loro subdolo obiettivo)....allora l'oratorio si riepie dell'odore, che, ai più, può risultare sgradevole dei bambini sudati per le corse, delle torte infornate dal laboratorio di cucina, delle tempere usate dal laboratorio creativo, del profumo delle bambine che ti abbracciano, degli animatori che, sfiniti come te, hanno ancora la forza di abbracciarti e sorriderti per rassicurarti su ogni cosa....e, quando, alla fine del pomeriggio, ci trovaiamo attorno al nostro tavolone della segreteria, ognuno al suo consueto posto, per mettere nero su bianco la giornata e i bambini non ci sono più, la calma si è ristabilita, come dopo un uragano, lasciando attorno a sè caos e disordine, allora capisci che quel rumore, quel caos, che prima ti avevano un po' irritato, in realtà sono il rumore e l'odore della felicità; sono l'unica cosa che conta, perchè non importa quanto siamo stanchi noi, quanto abbiamo lavorato, cosa abbiamo fatto, importa solo che, quando tutti i bambini se ne vanno, e cala di nuovo il silenzio, appare in noi come un velo di malinconia, che ci fa pensare, e capire quel è la vera miniera d'oro della nostra settimana, non la serata con gli amici, non la scuola, non il sonno, ma il pomerigio passato con quei mocciosi urlanti che, per quanto ti prosciughino di energie, ti fanno sentire bene solo grazie a un sorriso...e allora quando le luci dell'oratorio si spengono e  tutti ci salutiamo per tornare alle nostre monotone vite da studenti, iniziamo già ad aspettare che arrivi di nuovo il sabato, per sentire di nuovo quell'odore e quel rumore che, per quanto possano essere sgradevoli, sanno di felicità, amicizia e sicurezza...

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